domenica 8 settembre 2013

Recensione: La trilogia di Fitzwilliam Darcy, gentiluomo (Pamela Aidan)

Titolo: Per orgoglio o per amore
Titolo originale: An Assembly Such As This
Editore: TEA
Pagine: 278
Prezzo: 12,00 €

Il mio voto:

"È passabile, ma non abbastanza bella per tentare un uomo par mio." Così prende avvio la storia d'amore senza tempo tra Fitzwilliam Darcy e Elizabeth Bennet in Orgoglio e pregiudizio, il capolavoro di Jane Austen amato da milioni di lettori, nel quale, tuttavia, così poco si rivela del misterioso e affascinante eroe, Mr. Darcy. Tanto poco che resta aperta la domanda: chi è Fitzwilliam Darcy? Sullo sfondo dell'epoca Regency, perfettamente ricostruita nelle coloratissime atmosfere e nelle ambientazioni storiche e politiche, Pamela Aidan tenta una risposta. Rievocando gli eventi narrati nel capolavoro di Jane Austen, restando fedele agli amatissimi personaggi, dipinge uno straordinario quadro dove racconta il passato e il presente di Mr. Darcy. In Per orgoglio o per amore, il primo episodio di una trilogia, assistiamo così all'incontro tra Darcy e Elizabeth Bennet, nell'Hertfordshire, e scopriamo che sconvolse l'esistenza del freddo e distaccato gentiluomo fin dal primo istante. Un romanzo da non perdere per tutti coloro che desiderano ritrovare i luoghi, i personaggi, i dialoghi e le emozioni già conosciuti grazie a Jane Austen, per poter sognare, ancora.



Titolo: Tra dovere e desiderio
Titolo originale: Duty and Desire
Editore: TEA
Pagine: 284
Prezzo: 12,00 €

Il mio voto: 

Orgoglio e pregiudizio, amato da milioni di lettori, rivela ben poco dei pensieri e dei sentimenti di Mr. Darcy, l'eroe misterioso e affascinante del capolavoro di Jane Austen. Ora, sullo sfondo dell'epoca Regency, perfettamente ricostruita nelle coloratissime atmosfere e nelle ambientazioni storiche e politiche, Pamela Aidan tenta di darci una risposta. Rievocando gli eventi narrati dalla Austen, crea una fitta e ricchissima storia parallela, che segue Darcy nel suo incontro con Elizabeth e nel tentativo di superare la forte attrazione che sente nei suoi confronti. Tra dovere e desiderio, il secondo episodio della trilogia, copre il periodo "silenzioso", in cui Darcy, per svago, decide di accettare l'invito a Oxford di un vecchio compagno di studi. Nell'elegante dimora dell'amico dovrà confrontarsi non soltanto con le mire delle signore della buona società inglese, desiderose di trovare marito, tra cui la misteriosa Lady Sylvanie, ma con una serie di intrighi messi in atto dai suoi presunti amici. Per tutti coloro che desiderano continuare a sognare, ancora, tra i luoghi, le situazioni e i personaggi già amati nelle pagine di Jane Austen.  



Titolo: Quello che resta
Titolo originale: These Three Remain
Editore: TEA
Pagine: 448
Prezzo: 13,00 €

Il mio voto: 

Fitzwilliam Darcy, uno dei più amati eroi romantici della letteratura di tutti i tempi, è sempre stato un enigma persino per i lettori più affezionati di Jane Austen. Ora, con il volume conclusivo della trilogia a lui dedicata, Pamela Aidan ci rivela le più minute e nascoste sfumature del tormentato animo del gentiluomo.

Sconvolto dall’inatteso rifiuto di Elizabeth alla sua proposta di matrimonio, narratoci nel secondo episodio della serie, Darcy non trova pace: i sentimenti che lo legano a lei non si sono mai assopiti e un incontro casuale con Elizabeth, in visita nel Derbyshire, gli offre un’inattesa opportunità. Nel frattempo, l’acerrimo e odiato nemico Wickham torna a farsi vivo e a tormentarlo, minacciando anche la serenità della sua amata… Sempre rispettando mirabilmente le atmosfere e lo stile della Austen, l’autrice ci regala un’occasione imperdibile per tuffarsi in quel mondo Regency che hanno imparato a conoscere, e ad amare, nelle pagine di Orgoglio e pregiudizio.



La mia opinione
Su consiglio di una collega ardente fanatica austeniana, questa mia prima estate di lavoro è stata accompagnata dalla lettura della trilogia di Pamela Aidan dedicata a Fitzwilliam Darcy, il fiero, sostenuto e tuttavia amabile protagonista di 'Orgoglio e Pregiudizio'.
La recensione che segue si occupa di tutti i volumi della trilogia e lo fa con un occhio di riguardo per i lettori che già conoscono e amano il romanzo originale a cui il lavoro della Aidan si rifà; perciò, purtroppo, ci sarà qualche 'spoiler', se così vogliamo dire, che proprio non mi è riuscito di evitare, scusate!

Chiunque conosca le vicende dello stranoto romanzo di Jane Austen (anche solo grazie a una delle innumerevoli trasposizioni cinematografiche o televisive) non può non essersi posto una domanda fondamentale: cosa dannazione passa per la testa dell'impassibile Mr. Darcy nel momento in cui, fuori di sé e quasi contro la propria volontà, finisce per dichiararsi così malamente a Elizabeth Bennett e chiederla addirittura in moglie?! Perché, ammettiamolo, niente e nessuno avrebbe potuto preparare Elizabeth a una tale inaspettata confessione; il gentiluomo non lascia trapelare praticamente nulla dell'ardore che lo muove e al lettore tutto viene suggerito tramite qualche sguardo rubato, commenti casuali su un paio di ammalianti occhi femminili e una serie di conversazioni mal riuscite.
All'annosa questione prova a rispondere la scrittrice americana Pamela Aidan, appassionata e fedele lettrice dell'opera originale che, grazie alla propria impresa, riesce a dare voce al personaggio maschile più amato di sempre dal popolo femminile di ogni dove!
Ho deciso di recensire insieme tutta la trilogia perché ritengo che i tre volumi non possano vivere separati: l'opera della Aidan si sviluppa in un crescendo di aspettative per il lettore che già conosce il lavoro austeniano e non si riesce quasi a mettere giù i libri, che personalmente ho divorato, per il desiderio di rivivere alcune delle scene più amate di 'Orgoglio e Pregiudizio'.
In 'Per orgoglio o per amore' viene rivissuto l'incontro tra Mr. Darcy ed Elizabeth a Netherfield e l'inaspettato sorgere della passione del gentiluomo per la giovane Miss Bennett. Il secondo volume, 'Tra dovere e desiderio', vede Darcy impegnato nella propria battaglia personale per allontanarsi prima dall'Hertfordshire e poi dallo spettro stesso del suo desiderio per Elizabeth, tanto da auspicare per sé di trovare una moglie durante una lunga festa nella casa di campagna di un vecchio amico a cui decide di partecipare (e in questo modo l'autrice si allontana, per quasi metà del romanzo, dalla traccia austeniana). 'Quello che resta', infine, ricostruisce tutti i momenti più salienti del rapporto fra il nostro protagonista e la sua bella, dall'imbarazzante confessione a Rosings al felice finale.
In particolare, il terzo volume è davvero ben riuscito: dopo la lunga digressione di 'Tra dovere e desiderio' è davvero un piacere tornare sui binari ben rodati dell'opera originale e la Aidan riesce a descrivere brillantemente il cambiamento che avviene nel carattere di Darcy dopo il bruciante secco rifiuto di Elizabeth.
L'autrice dedica davvero molte energie alla caratterizzazione del suo protagonista e tuttavia riesce a dare spazio anche a personaggi poco caratterizzati in 'Orgoglio e Pregiudizio' quali Georgiana e il colonnello Fitzwilliam, cugino di Darcy. Oltre a ciò, aggiunge altre figure nel tentativo di dare ulteriore spessore alla trama, non sempre purtroppo raggiungendo lo scopo.
Perché, in effetti, la trilogia di 'Fitzwilliam Darcy, gentiluomo' non è del tutto priva di difetti. Innanzitutto, ho personalmente trovato quasi esilarante il tono con cui Mr. Darcy descrive i pregi di un'Elizabeth a lui praticamente sconosciuta fin dalle prime pagine di 'Per orgoglio o per amore', anche se con il senno di poi immagino sia stata una scelta voluta dalla stessa autrice per sottolineare il diverso tipo di sentimento che si sviluppa nel suo protagonista con il procedere degli eventi (tuttavia, per quanto giustificabile, davvero da Mr. Darcy non mi sarei mai aspettata tali e tante imbarazzanti sdolcinatezze!). Secondariamente, la lunga digressione del secondo volume non aggiunge molto all'opera nell'insieme e, anzi, finisce quasi per irritare il lettore (o perlomeno, con me lo ha fatto..!).

In definitiva, comunque, mi sento di consigliare la trilogia agli appassionati del capolavoro austeniano, anche solo per togliersi lo sfizio di conoscere una delle innumerevoli versioni possibili dell'affascinante Fitzwilliam Darcy. E, perché no, farsi pure qualche risata!

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