sabato 21 settembre 2013

Recensione: Cime tempestose (Emily Brontë) (Nageki)

Il capolavoro della Brontë, tra personaggi tormentati e passioni che non temono nemmeno la morte. Un classico senza tempo, da leggere e da regalare.


Titolo: Cime tempestose
Titolo originale: Wuthering Heights
Autore: Emily Brontë
Editore: Giunti Demetra
Pagine: 384
Prezzo: n/a

Il mio voto


 Per Heathcliff e Catherine la gioia più grande è fuggire nella brughiera e restarci tutto il giorno. Sono spiriti liberi, selvaggi, ribelli. A loro non importa delle convenzioni sociali, di cosa pensano gli altri nel vedere insieme lui, semplice stalliere, e lei, ragazza di buona famiglia. Si piacciono, si amano. Almeno fino a quando non entra in scena Edgar: bello, ricco e raffinato. È così che il cuore di Catherine si spacca: da un lato la passione divorante per Heathcliff, sua anima gemella; dall'altro l'attrazione per Edgar e le lusinghe di una vita aristocratica. Una storia senza tempo, il racconto di un amore tormentato e di un legame fortissimo, indistruttibile, così potente da sconfiggere la morte.


La mia opinione
Iniziamo dalla dura e sconvolgente verità: non avevo mai letto "Cime tempestose". Sono una lettrice accanita, questo è vero, ma devo porre un rimedio alle grandi lacune nell'ambito dei classici, così ho pensato di iniziare con il capolavoro di Emily Brontë.
La lettura di "Cime tempestose" è stata per me un'immensa sorpresa poiché si è rivelato molto diverso dalle mie aspettative, pensavo di trovarmi davanti ad un polpettone costellato di amori tormentati e scene melense, ma mi sbagliavo di grosso. L'amore non manca, ovvio, ma vero e proprio punto focale del romanzo sono le vicende di personaggi davvero falsi a meschini. Avete presente la splendida canzone di Kate Bush "Wuthering Heights"? ecco, direi che si tratti di un pezzo fuorviante per chiunque non abbia mai letto questo romanzo. Mi immaginavo Catherine e Heathcliff uniti da un amore ben diverso dall'ossessione e dalla possessività narrati dalla Brontë, ho cambiato radicalmente opinione in merito ad un protagonista maschile del tutto incapace di amare nel vero senso del termine e dedito esclusivamente a procurare sofferenza a chiunque capiti sul suo cammino.

Tuttavia c'è un ma, una precisazione che mi sento di dover fare.




Ho letto svariate recensioni in merito a "Cime tempestose" e molti lettori hanno sottolineato la mancanza di empatia nei confronti dei protagonisti, miseri psicopatici, meschini, perfidi e calcolatori. Certo, è difficile provare simpatia nei confronti di Heathcliff o Catherine, il primo palesemente malato e la seconda tremendamente immatura. E' bene però considerare il passato ed il contesto in cui i protagonisti agiscono, amano, odiano, vivono e muoiono pieni di rimpianti.

Gran parte dei personaggi ha alle spalle vicende dolorose ed Heathcliff ne è un esempio palese: abbandonato
Emily Brontë
dai genitori, viene sottratto ai pericoli della strada ed amato come un figlio, salvo poi perdere l'amore del proprio padre adottivo morto pochi anni dopo. Maltrattato dal fratellastro, finisce per perdere Catherine e dunque impazzire, facendo patire le pene dell'inferno a chiunque gli capiti a tiro. Non mi era sembrato un personaggio meschino ma si sa, probabilmente lo sfortunato corso degli eventi ha contribuito ad inasprirne il carattere, spingendolo a far sperimentare il dolore a coloro che lo circondano.

Catherine viene cresciuta anch'essa a suon di maltrattamenti da parte del fratello Hindley, costretta ad allontanarsi dall'amato Heathcliff, sottoposta a lavaggio del cervello fino a donarsi in sposa ad un uomo che non ama. Anche in questo caso dolore e sofferenza finiscono per minare la sanità mentale della ragazza.
Lo stesso Edgar è costretto a vivere soffocato dal dolore che prova nel vedere la sua adorata moglie che si strugge per Heathcliff, due pedine che si muovono alla cieca in un matrimonio che non ha mai funzionato.

E che dire di Hindley? certo c'era dell'attrito tra lui e Heathcliff, forse dovuto in parte alla gelosia provata nel vedere il rapporto che si era instaurato tra quest'ultimo e il proprio padre. Tuttavia conosciamo Hindley come marito premuroso, profondamente innamorato della propria moglie che purtroppo perde la vita, condannandolo ad una vita dedita ad alcool e gioco d'azzardo.

Linton e Hareton sono anch'essi delle vittime. Il primo è gravemente malato e vive una vita quale burattino nella mani di Heathcliff che ne muove i fili, riservando il medesimo trattamento anche ad Hareton. Quest'ultimo viene cresciuto privo di educazione, subisce angherie ed è costretto a sopportare gli insulti di Catherine, della quale è innamorato.

A mio avviso gli unici personaggi davvero meschini sono Joseph e Catherine. Sul primo non c'è molto da dire, ignorante e fanatico religioso, il suo unico interesse è quello di seminare zizzania all'interno della famiglia ospitante, tanto da sembrare del tutto privo di sentimenti. Catherine è viziata ed egocentrica,mi rendo conto che definirla "cattiva" sia effettivamente esagerato, ma il suo comportamento risulta spesso artificioso ed immaturo, quasi non si rendesse conto delle conseguenze delle proprie azioni o del dolore provocato dalle proprie parole che spesso si rivelano taglienti come una lama bene affilata. Paradossalmente sarà proprio Hareton ad ammorbidirla, tanto che alla fine del romanzo è possibile notare uno spiraglio di luce che illumina le tenebre di Wuthering Heights.

Un romanzo che ho letto in pochi giorni e che consiglio caldamente. "Cime tempestose" è un classico che non può mancare nella libreria di un vero lettore, un capolavoro senza tempo che vi terrà incollati dalla prima all'ultima pagina.

Lo avete letto? possibile sia l'unica ad aver ugualmente apprezzato Heathcliff? :)

3 commenti:

  1. Adoro Heathcliff nonostante sia quel che sia, ma Catherine con il suo comportamento superficiale mi ha dato alquanto fastidio, ma credo che sia un libro da leggere assolutamente ^_^

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  2. Hai ragione Debora, anche a me Heathcliff non è dispiaciuto, in fin dei conti bisogna capire il dramma di ciascun personaggio, senza giudicare a priori :)

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  3. Ero curiosa di leggere la tua recensione!
    Be' no non posso assolutamente apprezzare né giustificare Heathcliff, quello che penso di lui l'ho ampiamente spiegato nella mia recensione, ma rispondendo al tuo ragionamento, io credo che i maltrattamenti subiti in gioventù non siano un pretesto per giustificare i suoi comportamenti.
    Del resto l'unica persona che lo maltrattava era Hindley, e in quel periodo io ero dalla parte del bistrattato Heathcliff.
    C'è da dire però che il signor Earnshaw addirittura lo preferiva ai suoi figli!!
    L'unica autrice della sua vera sofferenza era proprio la sola persona con cui non si è mai vendicato, ovvero Catherine.
    Unica cosa "positiva" che posso riconoscere a Heathcliff è che almeno lui amava, nel modo più sbagliato e malato possibile, ma so che tutta la sua rabbia era legata ad un amore non vissuto.
    A Catherine invece, sebbene abbia causato meno sofferenze agli altri, non posso riconoscere nessun pregio.
    Nella trama leggo "Si piacciono, si amano. Almeno fino a quando non entra in scena Edgar" in realtà io di questo amore da parte di lei non ho mai avuto traccia, dice che sono anime affini, ma tutto qui.
    Lei sceglie, preferisce la vita da signora ad un amore che evidentemente non era così indissolubile come raccontava.
    E mi sono dilungata un'altra volta... la sinteticità non mi appartiene proprio XD

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