venerdì 30 agosto 2013

In my mailbox (fiefiefifi)

Qualche sera fa, volendo aggiornare questa rubrica con i miei ultimi acquisti, ho visitato il sito inmondadori.it per salvare trame e copertine. Mi sono persa per ben due ore. Quando ho chiuso la pagina avevo comprato tre libri, nonostante ne avessi già comprati altri qualche giorno prima ed uno a prezzo pieno il pomeriggio stesso. Come se non bastasse, questa mattina mentre mi apprestavo ad ordinare la copia del "Purgatorio" selezionata dal mio professore di Letteratura Italiana, ho comprato l'ennesimo libro della settimana. Sono un caso disperato.

Fra i libri che ho letto quest'anno ce n'è uno che mi ha colpita particolarmente, s'intitola "La figlia segreta" ed è di Shilpi Somaya Gowda. Racconta della vita di una bambina data in adozione subito dopo la nascita ed è un romanzo ricco di dettagli sull'India e sulla cultura indiana. Da allora sentivo il desiderio di leggere altri libri con protagonisti indiani ed è così che ho comprato "La moglie indiana" di Anne Cherian. Lo sto leggendo attualmente e ne sono innamorata, per quanto semplice, è un romanzo che mi sta davvero appassionando. Ho trovato molti altri titoli che vorrei acquistare, sicuramente uno dei prossimi sarà "Pollo al burro a Ludhiana. Viaggio nell'India delle piccole città." di Pankaj Mishra.

Ma ora veniamo ai miei acquisti! Alcuni li sto ancora attendendo con impazienza, altri li ho già divorati.


Da Parigi alla luna (Adam Gopnik)

Corrispondente da Parigi per il "New Yorker", Adam Gopnik ripercorre i cinque anni trascorsi nella "ville lumière" insieme alla moglie Martha e al piccolo Luke. Esplora e osserva la città fin nei suoi angoli più intimi, cogliendo appieno la dicotomia tra la pomposità della cultura ufficiale (che si materializza in un invasivo apparato politico-burocratico, oltre che nella perenne tendenza all'astrazione) e la "più splendida civiltà dei luoghi comuni mai esistita": quell'amalgama unico e irripetibile creato dai café, dai parchi, dai musei, dalla luce sui tetti e dalla ritrosa cortesia degli abitanti. O dalla cucina intesa come un rito che ha inizio con la spesa mattutina. In pagine pervase dall'ironia e dalla sottile tensione tra due culture che si guardano con sospetto e attrazione, l'autore di Una casa a New York ci fa riscoprire una città romantica, ingarbugliata, fragile, ma anche moderna, concreta e, soprattutto, orgogliosamente viva.


La lunga marcia (Richard Bachman aka Stephen King)


Dai confini con il Canada sino a Boston a piedi, senza soste. Una sfida mortale, con un regolamento implacabile, per cento volontari: un passo falso, una caduta, un malore.., e si viene abbattuti. Ma chi riesce a tagliare il traguardo otterrà il Premio. Tra i partecipanti, fra cui spicca il sedicenne Garraty, si creano rapporti di sfida, di solidarietà e di lucida follia, lungo il terribile percorso scandito dagli incitamenti della folla assiepata ai margini della strada. Un incubo on the road che solo King (Richard Bachman) poteva concepire...





 

La moglie indiana (Anne Cherian)

Neel è un anestesista, fiero della propria capacità di decisione, dentro e fuori la sala operatoria. Perciò pensa di poter gestire la richiesta di sua madre che lo richiama in India perché sposi una brava ragazza indiana. Figuriamoci, Neel ha già una fidanzata a San Francisco, e una carriera ben avviata: un matrimonio combinato è l'ultima cosa che gli passa per la testa. Leila è un'insegnante nel villaggio della famiglia di Neel. Ha trentacinque anni ma ancora non è stata promessa a nessuno; la sua famiglia è troppo povera per procurarle una dote, e poi si vocifera di una sua relazione segreta con un ragazzo musulmano. L'apparente libertà americana si confronterà con le tradizioni e le usanze indiane quando le vite di Neel e Leila si uniranno nel più improbabile dei matrimoni combinati. Entrambi dovranno lottare per conciliare i propri desideri con le aspettative delle famiglie e dovranno imparare a conoscersi a fondo.



Trimalchio (F. Scott Fitzgerald)
 
In breve: la versione antecedente "Il Grande Gatsby" su cui in realtà in regista Baz Luhrmann ha basato l'omonimo film.

This is the first edition ever published of Trimalchio, an early and complete version of F. Scott Fitzgerald's classic novel The Great Gatsby. Fitzgerald wrote the novel as Trimalchio and submitted it to Maxwell Perkins, his editor at Scribner's, who had the novel set in type and sent the galleys to Fitzgerald in France. Fitzgerald then virtually rewrote the novel in galleys, producing the book we know as The Great Gatsby. This first version, Trimalchio, has never been published and has only been read by a handful of people. It is markedly different from The Great Gatsby: two chapters were completely rewritten for the published novel, and the rest of the book was heavily revised. Characterization is different, the narrative voice of Nick Carraway is altered and, most importantly, the revelation of Jay Gatsby's past is handled in a wholly different way. James L.W. West III directs the Penn State Center for the History of the Book and is General Editor of the Cambridge Edition of the works of F. Scott Fitzgerald. He is the author of William Styron: A Descriptive Biography (Random House, 1998).


Come candele che bruciano (Michael McDowell, Tabitha King)

Callie Dakin è una bambina fuori del comune. A sette anni, grazie al suo straordinario udito e ai suoi misteriosi poteri, ha già ascoltato cose che nessuno alla sua età dovrebbe sentire, e che dovrebbero rimanere nascoste. Quando, dopo il rapimento e il brutale assassinio del padre, è costretta a trasferirsi in una vecchia e sinistra pensione insieme con l'egocentrica madre Roberta, la situazione precipita. Perché Roberta nasconde inquietanti segreti di famiglia e l'antica magione contiene misteri a ogni angolo: oggetti che compaiono e impiegabilmente scompaiono, voci che provengono dal nulla. E una donna riservata e severa che esercita su Callie un'irresistibile influenza.




 

La donna che amava i numeri (Toni/Tony Jordan)

Contare è il suo segreto. E la sua ossessione. Grace Lisa Vandenburg, 35 anni, di mestiere insegnante, non può fare a meno di calcolare ogni cosa: i passi necessari per coprire il tragitto da casa al suo bar preferito, i semi di papavero di cui è cosparsa la sua fetta di torta all’arancia, la lunghezza – dieci centimetri esatti – della frangetta che lambisce il suo sguardo intelligente e inquieto. Perché in un mondo dove tutto, o quasi tutto, è divisibile per dieci, forse fanno un po’ meno paura anche il caos e i fantasmi che si agitano dentro di lei. Almeno fino a quando una variabile impazzita non fa deragliare la sua vita: è l’incontro con Seamus Joseph O’Reilly, 19 lettere nel nome, 26 fascinose rughette d’espressione attorno agli occhi, a spazzare via in un solo, spaventoso istante, anni di meticolosa routine.



 Una ragazza da Tiffany (Susan Vreeland)

Nel 1892, a Manhattan, un'elaborata insegna in bronzo fa bella mostra di sé. Tiffany Glass & Decorating Company declama la scritta che campeggia sopra una solida porta di vetro molato. Oltre quella porta, si schiude un grande salone con enormi vetrate appese al soffitto e imponenti mosaici poggiati alle pareti. E poi vasi dalle linee morbide, pendole, candelabri Art Nouveau, lampade con paralumi di vetro soffiato in mille splendidi colori. E il regno di Louis Comfort Tiffany, pittore di quadri orientalisti raffiguranti minareti, moschee e beduini, secondo il gusto del tempo. La Tiffany Glass & Decorating Company è, tuttavia, anche il regno delle Tiffany girls, le ragazze di Tiffany, come sono chiamate a Manhattan le donne che l'artista ha riunito attorno a sé. Vi è Clara Wolcott Driscoll. Giovane vedova in un laboratorio dove vige la regola, imposta dal padre di Louis, di impiegare solo fanciulle non maritate, Clara è l'artefice autentica delle creazioni Tiffany. "Una ragazza da Tiffany" è, soprattutto, la sua storia. Una storia in cui l'autrice non celebra soltanto un talento misconosciuto, ma illumina anche gli slanci, i desideri e le ambizioni di una giovane donna nella città americana pronta a tuffarsi nella grande avventura del Novecento.


Fermate gli sposi! (Sophie Kinsella)

Lottie non vede l'ora di sposarsi. Con l'uomo giusto, naturalmente: non ne può più di lunghe relazioni con fidanzati che sul più bello non se la sentono di impegnarsi davvero. E così quando anche Richard, che lei è convinta stia per farle la tanto attesa proposta, la delude, decide su due piedi che è ora di passare all'azione e accetta di convolare a nozze con Ben, un flirt estivo conosciuto per caso su un'isola greca molti anni prima e che lei non ha mai più rivisto. Ben si è appena rifatto vivo, e basta una cena per far scoccare nuovamente la scintilla tra i due: perché perdere tempo in inutili preparativi? Presto! Ci si sposa in quattro e quattr'otto e via per un'indimenticabile luna di miele nel luogo che ha visto nascere il loro amore. Ma non tutti la pensano così: Fliss, la sorella di Lottie, e Lorcan, il socio in affari di Ben, sono contrarissimi e preoccupatissimi. Bisogna intervenire subito. I due sabotatori partono all'inseguimento dei neosposi che devono essere fermati a tutti i costi, prima che avvenga l'irreparabile... Le conseguenze saranno disastrosamente comiche per tutti. Con "Fermate gli sposi!" Sophie Kinsella firma una nuova, spumeggiante commedia romantica, in cui non mancano le sue proverbiali trovate condite da un pizzico di sesso e da un insuperabile senso dell'umorismo.


Funny Boy (Shyam Selvadurai)

Arjie Chelvaratnam, è il secondogenito di una famiglia della "upper class tamil" a Ceylon, che compie il viaggio dalla semplicità dell'infanzia al mondo intricato della vita adulta nei sette anni che porteranno ai sanguinosi disordini del 1983. Arjie preferisce giocare con le bambole e le bambine e si destreggia all'interno della sua famiglia allargata che lo guarda con preoccupazione e riprovazione. Si guadagna invece la simpatia dei pochi outsider della rigida società dell'isola. Arjie dovrà fare i conti con il risveglio della propria identità omosessuale e con le contraddizioni feroci dell'antica civiltà della sua gente.






I romantici (Pankaj Mishra)

Benares, la città sacra sulle rive del Gange, è lo sfondo seducente del giovane Samar. Studente universitario e discendente di un'illustre famiglia bramina decaduta, Samar vive la propria solitudine con l'unica consolazione della lettura, soprattutto dei classici della letteratura europea, e dell'amicizia dell'ambiguo Rajesh, un compagno di studi che si agita tra i ribelli del campus universitario. L'incontro con miss West, un'originale e affascinante donna inglese, lo mette a contatto con quel mondo occidentale che conosce soltanto attraverso i libri e di fronte al quale si sente insicuro e inadeguato. Ed è in questo nuovo ambiente che Samar conosce la bella Catherine, francese, disinvolta e pericolosamente lontana dal suo mondo, e se ne innamora perdutamente. Storia di un amore impossibile e di un impossibile incontro tra Oriente e Occidente, "I romantici", felice esordio di Pankaj Mishra, è un romanzo che sa combinare, con semplicità e finezza, grazia e intensità emotiva.


La meccanica del cuore (Mathias Malzieu)

Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. E il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L'impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell'incantevole creatura, in compagnia dell'estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L'amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto. Intriso di atmosfere che ricordano il miglior cinema di Tim Burton, ritmato da avventure di sapore cavalleresco, una favola e un romanzo di formazione, in cui l'autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un'indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità.


Purgatorio (Dante Alighieri)

La Cantica della penombra e della speranza. Qui si muovono gli uomini che sanno di poter raggiungere la soddisfazione piena e di poter colmare il desiderio di eterno che muove il cuore e la ragione. In questa arte della "Commedia", Dante imprime in modo indelebile, come solo la grande arte sa fare, le figure di una umanità in cammino e in tensione verso il vero bene.

mercoledì 28 agosto 2013

WWW Wednesday (Nageki)

Buongiorno a tutti! quest'oggi iniziamo con il buon vecchio WWW Wednesday e curiosiamo tra le letture del momento. Voi cosa state leggendo? :)


  • Cosa stai leggendo in questo periodo?
    [questa risposta contiene spoiler!!] Al momento sto leggendo quattro libri, ormai siete abituati al mio essere multitasking immagino. Diciamo che il romanzo a cui sto dedicando più attenzione è "Shadowhunters - Città di ossa" di Cassandra Clare. Per questo romanzo vale lo stesso discorso di "Warm Bodies": l'ho acquistato credendo di dovermi sorbire una stupidaggine ed invece devo dire
    Quello che sarà Magnus nel film: ho paura
    che mi ha colpita, sebbene giusto ieri sera sia incappata in alcune cadute di stile (definiamole così) nella trama. Nel giro di poche pagine mi sono trovata a leggere di cacciatori di demoni omosessuali, un tema che sembra sia stato introdotto unicamente al fine di stimolare le fantasie delle tante ragazze che sognano potenziali relazioni omosessuali tra protagonisti maschili di serie TV, film e quant'altro. A mio avviso se vuoi introdurre il tema dell'omosessualità non c'è alcun problema, anzi, ma non puoi liquidare tutto in mezza paginetta come se niente fosse. Non so se la questione verrà ripresa nel corso del romanzo o della saga, fatto sta che io ci ho visto solo una strizzatina d'occhio alle amanti di slash e yaoi.
    Leggo qualche altra pagina e mi ritrovo davanti a vampiri che cavalcano motociclette alimentate da motori demoniaci, motori poi distrutti inserendo acqua santa nel serbatoio. Devo confessare che questa immagine mi ha fatta pensare a quei filmetti horror di serie Z che trasmettevano durante le calde serate estive della mia infanzia. Poco prima la Clare propone l'inquietante immagine dei Fratelli Silenti, quasi dei Nazgul in quanto alla descrizione e poi si abbassa a vampiri Hell's Angels e stregoni dalle
    Padre Jeremiah è invece inquietante
    proprio come nel libro, non trovate?
    vaghe sembianze di un gatto, conciati stile Platinette e snob all'inverosimile.
    Infine, la lettura dei pensieri di Clary da parte dei Fratelli Silenti. Tra le immagini di cui è testimone Clary figurano il nome di Magnus Bane e l'aggettivo "Il magnifico". Dopo un paio di pagine appena, uno degli shadowhunters -guardacasochecoincidenza- sfodera il volantino della festa di un certo "Magnus il magnifico". Ora, a parte la palese forzatura nello sviluppo della trama, sono rimasta stupefatta dalla reazione dei personaggi o meglio, dalla non reazione. Una pagina prima tutti si domandavano chi fosse questo Magnus Bane e in quella successiva l'unica reazione è stata quella di decidere per la partecipazione alla festa. Che si tratti del Magnus Bane il Magnifico dei pensieri di Clary? sarà lui? sul serio, mi sembrava di assistere alla trasformazione di Milord in "Sailor Moon": una mascherina sugli occhi e nessuno riusciva a riconoscere Mamoru Chiba.

    Non vogliatemene, ma alcune cose fatico a digerirle. Voi che ne pensate?




    •  Quale libro hai appena terminato?
      "Cime tempestose", confesso che non lo avevo mai letto e ne sentivo il bisogno, in effetti sto recuperando in quanto a classici. Il giudizio? l'ho amato, mi sono completamente immersa nelle atmosfere descritte, ho odiato ed allo stesso provato compassione per Heathcliff, vittima di sé stesso e di un passato doloroso. Prossimamente la recensione su queste pagine!



    •  Cosa pensi leggerai dopo?
      Credo sia meglio terminare le altre mille letture appena iniziate in contemporanea a Shadowhunters ovvero: "Jane Eyre" (di cui avevo letto solo una riduzione in inglese) e "Lui è tornato" :)

    martedì 27 agosto 2013

    Teaser Tuesday (Nageki)

    Mi ero quasi dimenticata del Teaser Tuesday ma niente paura, eccomi!!!!

    Regolamento: Prendi il libro che stai leggendo; aprilo in una pagina a caso; condividi un breve spezzone di quella pagina (attento a non fare spoiler!!); Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

    Titolo: Warm Bodies
    Autore: Isaac Marion


    Estratto: Quella notte, sdraiato sul pavimento dell'Uscita 12, mi addormento. Il nuovo sonno è diverso,ovviamente. I nostri corpi non sono "stanchi", né ci "riposiamo".  Ma di tanto in tanto, dopo giorni o settimane di incessante lucidità, le nostre menti semplicemente non ce la fanno più, e collassiamo.
    Ci lasciamo andare, chiudiamo bottega e per ore, giorni, settimane, smettiamo di pensare. Tutto il tempo che ci vuole per richiamare a raccolta gli elettroni dei nostri ID, per tenerci ancora un po' intatti. Non è una cosa tranquilla né piacevole; è orrendo e forzato, un polmone d'acciaio per i gusci sibilanti delle nostre anime, ma stanotte...accade qualcosa di diverso.
    Sogno.
    Offuscate, buie e virate a seppia come film vecchi di secoli, scene della mia vita passata mi appaiono nel vuoto del sonno [...]
    Ho iniziato a chiedermi da dov'è che vengo. La persona che sono adesso, questo essere supplicante che annaspa e inciampa...sono stato costruito sulle fondamenta della mia vita passata, o sono uscito fuori dalla tomba dal nulla? Domande che un tempo erano solo pigre riflessioni hanno iniziato a essere stranamente urgenti. Sono saldamente radicato a ciò che c'era prima, oppure posso scegliere di cambiare direzione?

    Commento: sono ormai alla fine di questo romanzo che, devo dire la verità, non mi ha delusa affatto. La storia mi attirava non poco, ma avevo paura di ritrovarmi tra le mani una stupidaggine per ragazzine dal cuore tenero. Insomma, ce lo vedete voi uno zombie putrefatto che fa la corte ad una ragazza sopravissuta all'apocalisse? ecco, io per niente ed invece Isaac Marion ha saputo farmi cambiare idea.
    Warm Bodies è un romanzo molto ben scritto che scorre via veloce ed è capace non solo di appassionare, ma anche di divertire e di commuovere. Inutile dire che passerò alla visione del film quanto prima.

    E voi lo avete letto? che cosa ne pensate? fatemi sapere! :)

    lunedì 26 agosto 2013

    Nuove sezioni

    Ciao a tutti!

    Come vedete siamo tornate attive con qualche recensione, nuovi acquisti e nuove sezioni del blog. Alcune di queste sono già state inaugurate, mentre altre verranno rese attive nelle prossime settimane. In particolare, le novità riguardano:

    • Gli speciali, ovvero futuri articoli dedicati ad autori, eventi e qualsiasi cosa ruoti attorno all'universo dei libri (anzi, se avete qualche idea potete suggerircela!)
    • I consigli di lettura, una pagina in cui ciascun membro dello staff provvederà a consigliarvi alcuni dei libri più interessanti o che a suo avviso meritano una lettura
    • La sezione dedicata alle saghe, un'idea di SteHale che progetteremo al più presto
    • Le interviste, nuovissima sezione già inaugurata qualche giorno fa grazie ad una chiacchierata con Teresa Di Gaetano. La sezione è già attiva, stiamo pianificando un'ulteriore intervista ed a breve aggiungeremo la grafica
    • Le letture del 2013, una lista dei libri in corso di lettura e di quelli già divorati
    • La nuovissima sezione dedicata ai segnalibri creati con le nostre manine e l'aiuto del computer. Se avete richieste non esitate a farcelo sapere, mi raccomando!
    Questo è tutto per oggi. Spero abbiate trascorso delle belle vacanze e che siate pronti ad affrontare la prossima stagione con un caldo plaid, una tazza di cioccolata fumante ed ovviamente i nostri amatissimi libri, pronti ad accompagnarci in momenti di totale relax. A presto!!

    sabato 24 agosto 2013

    Recensione: Stupore e tremori (Amélie Nothomb)


    Titolo: Stupore e tremori
    Titolo originale: Stupeur et tremblements
    Autore: Amélie Nothomb
    Editore: Le Fenici
    Pagine: 128
    Prezzo: 7,65€

    Il mio voto




    È il racconto corrosivo e surreale di un anno di lavoro in una grande multinazionale giapponese, la Yumimoto: la giovane neoassunta Amélie, felice di aver realizzato il sogno di lavorare nel paese in cui è nata, si trova alle prese con la ferocia degli automatismi della burocrazia aziendale nipponica, dapprima incerta di fronte agli insensati soprusi dei superiori, poi sempre più disincantata, quasi irridente nel proseguire la sua impresa, che si rivela una catartica discesa agli inferi dell'umiliazione, un'esperienza di degrado assoluto vissuta con il sorriso beffardo di chi non riesce a sentire offesa la propria dignità. E tra tutti gli spettatori della sua incredibile parabola, spicca la figura flessuosa e bellissima di Fubuki...


    La mia opinione

    Amélie Nothomb da ragazza
    Oggi mi trovo a recensire un libretto di poco più di 100 pagine che ho divorato in poche ore, un romanzo a cui avevo inizialmente attribuito quattro stelle, salvo poi cambiare idea dopo qualche giorno. Diciamocelo: un romanzo capace di ipnotizzarti fino a lettura ultimata, facendoti ridere ed al tempo stesso riflettere sulle enormi differenze culturali tra Occidente e Oriente merita il massimo dei voti. E non crediate che sia tutto,
    perché la Nothomb mi ha stregata con il suo stile graffiante, sarcastico, pungente e mai lamentoso, nemmeno quando qualsiasi essere umano costretto a subire le stesse angherie a lei riservate avrebbe finito per gettare la spugna. Ecco, diciamo che nel mio giudizio si riflette anche una certa dose di stima e rispetto per una ragazza che ha saputo stringere i denti ed affrontare le peggiori umiliazioni con una determinazione di cui non tutti sono provvisti.

    I fatti narrati nel libro risalgono al 1990, anno in cui l'autrice fu assunta come interprete presso una delle multinazionali più importanti del Giappone, la sua terra d'origine e luogo in cui il suo cuore aveva continuato a battere anche dopo il rientro in Europa. Già dalle prime parole della Nothomb veniamo messi a conoscenza dei rapporti gerarchici in vigore nella società giapponese:

    "Il signor Haneda era il capo del signor Omochi, che era il capo del signor Saito, che era il capo della signorina Mori, che era il mio capo. E io non ero il capo di nessuno.
    Si potrebbe dire diversamente. Io ero agli ordini della signorina Mori, che era agli ordini del signor Saito, e così di seguito, con la precisazione che gli ordini verso il basso potevano saltare i gradini della scala gerarchica.
    Per cui, alla Yumimoto, io ero agli ordini di tutti"

    Ed è a partire dal momento in cui Amélie mette piede all'interno della Yumimoto che ci si rende conto delle differenze culturali con cui dovrà fare i conti nel corso del prossimo anno. Ovviamente esiste un modo per sopravvivere ed è appunto quello di accettare le cose come stanno, sottomettendosi alla tirannia dei propri superiori, quasi calpestando la propria dignità per rivolgersi con "stupore e tremore" a coloro che occupano i gradini più alti della scala sociale. Già a partire dal Giappone imperiale era consuetudine rivolgersi all'imperatore con deferenza, mostrandosi quasi impauriti, come fossimo al cospetto di una divinità.





    Il tuo superiore ti affida incarichi che sono tutto fuorché consoni all'incarico per il quale sei stata assunta? ti viene chiesto di fare, rifare e tornare a fare pacchi di fotocopie poi cestinate per futili motivi? sei costretta a trascorrere intere mattinate senza muovere un dito perché nessuno sembra curarsi della tua presenza? o ancora peggio, vieni derisa perché straniera, tanto da farti dare della minorata mentale? calma e sangue freddo, non sei il capo di nessuno, china il capo di fronte al tuo superiore perché mettere in dubbio la sua parola è fuori discussione.

    La locandina del film
    Ad avermi fatta riflettere non è stato solo il palese mobbing di cui è stata vittima la Nothomb, ma anche il razzismo che sembra portare i giapponesi a considerarsi un popolo a parte. Una bianca non può dimostrare di saper parlare il giapponese, pena il disagio del personale dell'ufficio che alla fine impone all'autrice di disimparare la lingua. Spesso e volentieri gli occidentali vengono definiti esseri dotati di un'intelligenza inferiore, poco propensi a prendere seriamente il lavoro ed addirittura sporchi. Si, perché gli impiegati della Yumimoto si mostrano scandalizzati di fronte ad uno straniero colpevole di sudare, tanto da criticarlo perché con la sua presenza rende irrespirabile l'atmosfera.

    Ora, io non sono mai stata in Giappone (sebbene il paese mi affascini ed una visita rientra nei miei sogni ormai da anni), non ho amici giapponesi che possano confermare o smentire quanto riportato all'interno del libro ma i fatti narrati non mi sembrano frutto di qualche licenza poetica dell'autrice. Basta soffermarsi a pensare all'Italia, soltanto il mese scorso un politico ha paragonato l'attuale ministro dell'integrazione ad un orango, il che è tutto dire. Non parliamo poi dell'ormai consolidata consuetudine di rivolgersi agli stranieri senza utilizzare forme di cortesia quali il lei, non so voi ma a me capita di notarlo piuttosto spesso e la cosa mi indispettisce non poco. Vi dirò di più. Per qualche tempo ho lavorato presso una nota agenzia interinale e gli addetti mi avevano insegnato a fare un distinguo tra i curriculum degli italiani e quelli degli stranieri, poco importa se questi ultimi sapessero parlare anche quattro lingue e si presentassero anche meglio di tanti nostri connazionali.

    Passiamo infine alle critiche, perché sia io che Fiefiefifi ci siamo poste un paio di domande. Innanzitutto siamo rimaste basite di fronte alle scarse capacità della Nothomb nello svolgere compiti davvero semplici. Mi sono chiesta se non lo facesse apposta, perché eseguire qualche conto con la calcolatrice riesce anche alla sottoscritta, sebbene i miei voti in matematica non siano mai e dico mai arrivati alla sufficienza (anzi, molto
    Una scena tratta dal film
    spesso si sono impantanati a livelli che preferisco non esporre per non farmi ridere dietro). Vogliamo parlare del dover ricopiare delle cifre? la stessa Fubuki, capo dell'autrice presso la Yumimoto, ha definito il compito come adatto alle scarse capacità intellettive della Nothomb. Eppure anche in questo caso la nostra autrice è riuscita a dar vita a disastri che hanno richiesto intere giornate di lavoro per rivedere calcoli e correggere registri contabili. Insomma, più volte mi sono domandata se stesse davvero cercando di sabotare l'azienda, se fosse più impedita della sottoscritta a contatto con i numeri (e credetemi, ce ne vuole!) o se queste parti siano state romanzate ed esasperate al fine di divertire il lettore. Del resto lo stesso denudarsi, fare la verticale e dormire tra i rifiuti ha fatto suonare qualche campanello d'allarme.

    Messi da parte questi miei pensieri, mi sento di consigliarvi questo breve romanzo, soprattutto se come me avete una passione per il paese del sol levante. Ripeto, si tratta di poche pagine scritte in modo frizzante e scorrevole, non una denuncia lamentosa ma piuttosto una presa di coscienza delle differenze culturali esistenti tra Oriente e Occidente.

    Vi ricordo inoltre che da questo romanzo è stato tratto un film che potete trovare in francese e giapponese con sottotitoli in italiano. Non resterete delusi in quanto il regista si è manteuto morbosamente fedele al libro.

    Potete acquistare "Stupore e tremori" su Amazon in formato cartaceo oppure e-book.


    giovedì 22 agosto 2013

    In my mailbox (Nageki)

    Lo confesso, ultimamente ho esagerato non poco per quanto riguarda i libri dal momento che ne avrò comperati all'incirca una decina. Contate però che non sono andata da nessuna parte, nemmeno per un giorno, di conseguenza credo di essermi meritata un minimo di piacere letterario, non trovate? rimedierò il prossimo anno cercando di concedermi almeno una settimana al mare e, spese permettendo, non mi piacerebbe riuscire a trascorrere una settimana in Inghilterra questa primavera, ma vedremo. Per il momento vi lascio con i miei ultimi acquisti, avete letto qualcuno dei miei nuovi bambin..ehm...libri? :)


    Shadowhunters - Città di ossa (Cassandra Clare) 

    La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.


    La ragazza gigante della contea di Aberdeen (Tiffany Baker)

    Prima che Truly Place venisse alla luce, l'intera cittadina di Aberdeen si era riunita per scommettere sul peso di quel nascituro che era stato capace di deformare in modo così imponente il ventre della madre. La donna purtroppo non sopravvive al parto ma consegna al mondo una bambina che comincia a pagare, sin dal primo vagito, il prezzo della sua enormità. Persino il padre non perdona a Truly di essere rimasto da solo a prendersi cura di lei e della sorella maggiore che, per un beffardo scherzo del destino, è l'incarnazione della perfezione femminile. Così, mentre le incredibili dimensioni di Truly la rendono oggetto di curiosità e umiliazioni costanti, la bellezza di Serena Jane la trasforma nell'ossessione di Bob Bob Morgan, il giovane rampollo del più antico clan dei dottori di Aberdeen. Quando Truly scopre il libro delle ombre, un compendio di stregonerie vecchio di secoli e custodito segretamente dalla famiglia Morgan, Bob Bob matura un interesse sospetto per la ragazza gigante che si sta avvicinando pericolosamente ad una verità così enorme da farla apparire minuscola. Il destino costringerà ancora Truly Place ad affrontare i propri demoni, a ridefinire la pietà e a mettere in conto che il vero amore non possa essere ordinato entro certe dimensioni.


    Miss Charity (Marie-Aude Murail)

    Charity è una bambina. È come tutti i bambini, piena di curiosità, assetata di contatti umani, di parole e di scambi. Vuole creare e partecipare alla vita del mondo. Purtroppo, però, una ragazzina della buona società inglese dell'800 deve tacere, non mostrarsi troppo, salvo che in chiesa. Gli adulti che la circondano non fanno attenzione a lei, le sue sorelline sono morte. Allora Charity si rifugia al terzo piano del suo palazzo borghese in compagnia della servitù. Per non morire di noia, alleva dei topini nella nursery, veste un coniglietto, studia dei funghi al microscopio, impara Shakespeare e disegna incessantemente dei corvi, con la speranza che un giorno succeda qualcosa. Così comincia la vita di Charity Tiddler, ragazzina prima e donna poi che fa della libertà un principio di vita e in nome di questa sovverte tutte le regole borghesi della vita vittoriana. Un romanzo attuale nel tema, anche se di ambientazione ottocentesca, in cui l'ironia, il pettegolezzo, un certo tipo di società snob e talvolta grottesca nella sua smania per le apparenze portano la chiara cifra di una Jane Austen contemporanea.


    Il battello del delirio (George R. Martin)

    Fiume Mississippi, 1857. Il ghiaccio di un gelido inverno ha appena distrutto la flotta commerciale del capitano Abner Marsh. Privo di assicurazione, il vecchio armatore si ritrova solo, in bancarotta, disperato. Ma ecco che, inaspettatamente, un bizzarro straniero di nome Joshua York si offre di rilevare la metà della sua compagnia di navigazione in rovina, mettendo sul piatto una cifra spropositata. Ma non è tutto. York intende investire il proprio denaro nella costruzione del battello più lussuoso, più bello e soprattutto più veloce che abbia mai solcato le torbide acque del Mississippi, e per di più ne offre il comando al capitano Marsh. L'unica condizione posta da York è semplice: gli ordini da lui impartiti saranno pochi, ma per quanto strani o assurdi possano sembrare, ogni qual volta verranno emanati, Marsh dovrà assicurarsi che essi vengano eseguiti alla lettera, senza fare domande. E così il nuovo gioiello del fiume, battezzato Fevre Dream, inizia il suo viaggio. Tuttavia, man mano che il battello discende il tortuoso corso del Mississippi, Marsh prende a insospettirsi sempre più. Perché il misterioso York si fa vedere soltanto di notte? Come mai lui e i suoi amici si dissetano ogni sera col disgustoso vino nerastro della sua riserva privata? Quando la verità sarà finalmente rivelata, il capitano dovrà scegliere da che parte stare...


    Miss Julia dice la sua (Ann B. Ross)

    Miss Julia è una sessantenne da poco rimasta vedova. Donna del Sud, educata a non avere opinioni diverse da quelle del marito, o quantomeno a non esprimerle, ha passato quarant'anni di vita matrimoniale con Wesley Lloyd Springer, banchiere, noioso, precisino, integerrimo. È morto d'infarto, Wesley Lloyd, e Miss Julia l'ha trovato stecchito nella sua lussuosa auto sul vialetto di casa. Certamente è stato uno shock. Un altro shock è stato scoprire di essere diventata ricchissima: abituata alla parsimonia del marito, non aveva davvero idea di quanti soldi avesse Wesley Lloyd. Ma sembra che si stia riprendendo piuttosto bene dalla sorpresa. È dunque con animo sereno che una calda mattina va ad aprire la porta di casa: una donna ha suonato il campanello, di certo vuole venderle qualcosa. Ma la donna - "tacchi troppo alti, un abito troppo corto e capelli troppo gialli" - vuole solo lasciarle un ragazzino, il figlio del marito! Inizia così questo romanzo, il primo di una serie dedicata a Miss Julia. Donna apparentemente tutta d'un pezzo, Miss Julia affascina per la sua capacità di cambiare opinione, d'interrogarsi, di cercare, dopo anni di passività, di prendere in mano la propria vita. Se vuoi che una cosa sia fatta bene, devi farla tu, questo è il suo motto. E nella serie di imprevisti e incidenti, in cui precipita la sua vita dalla comparsa del figlio e dell'amante del marito, questo motto diventa la sua guida.


    Warm bodies (Isaac Marion)

    R è uno zombie in piena crisi esistenziale. Cammina per un'America distrutta dalla guerra, segnata dal caos e dalla fame dissennata dei morti viventi. R, però, è ancora capace di desiderare, non gli bastano solo cervelli da mangiare e sangue da bere. Non ha ricordi né identità, non gli batte più il cuore e non sente il sapore dei cibi, la sua capacità di comunicare col mondo è ridotta a poche, stentate sillabe, eppure dentro di lui sopravvive un intero universo di emozioni. Un universo pieno di meraviglia e nostalgia. Un giorno, dopo aver divorato il cervello di un ragazzo, R compie una scelta inaspettata: intreccia una strana ma dolce relazione con la ragazza della sua vittima, Julie. Un evento mai accaduto prima, che sovverte le regole e va contro ogni logica. Vuole respirare, vuole vivere di nuovo, e Julie vuole aiutarlo. Il loro mondo però, grigio e in decomposizione, non cambierà senza prima uno scontro durissimo con...


    Il mondo di Belle (Kathleen Grissom)

    Un'enorme dimora avvolta da glicini in fiore: così la casa del capitano James Pyke appare allo sguardo infantile di Lavinia McCarten, la mattina d'aprile del 1791 in cui la piccola irlandese mette per la prima volta piede in Virginia. Pyke ha raccolto la bambina dalla sua nave, appena approdata in America dopo la lunga traversata oceanica, e l'ha portata con sé per destinarla alle cucine della sua piantagione. Un modo come un altro per passare all'incasso del debito per la traversata, che i genitori di Lavinia, morti durante la navigazione, non hanno avuto la buona sorte di saldare. Stremata e debilitata, la bambina viene accolta nelle cucine della piantagione dalla famiglia di schiavi neri che vi lavorano: una piccola, operosa comunità composta da Mamma Mae; Papà George, un gigantesco orso bruno; Dory, Fanny e Beattie, le figlie; Ben, il figlio maschio. Un mondo guidato da una responsabile delle cucine dai grandi occhi verdi e dai capelli neri e lucidi: Belle, un'attraente ragazza di diciotto anni. Frutto di un capriccio clandestino del capitano con una delle sue schiave nere, Belle è stata allontanata dalla casa padronale il giorno in cui il capitano si è presentato nella piantagione con Martha, una moglie più giovane di lui di venti anni. Adottata dalla famiglia di Mamma Mae e maternamente accudita da Belle, Lavinia cresce come una servetta bianca ignara dell'abisso che separa la casa padronale dall'universo delle cucine...


    Lui è tornato (Timur Vermes)

    Ricordate Le memorie di Schmeed di Woody Allen?: “Nella primavera del 1940, una grossa Mercedes venne a fermarsi davanti al mio negozio di barbiere al 127 di Königsstrasse ed entrò Hitler. ‘Voglio una spuntatina leggera’ disse ‘e non tagliatemi molto sopra.’ ’’ Schmeed, il barbiere del Reich, depositario dei segreti del Führer. Ecco: il romanzo di Timur Vermes sembra rimandare alla comicità di Allen. È l’estate del 2011. Adolf Hitler si sveglia in uno di quei campi incolti e quasi abbandonati che ancora si possono incontrare nel centro di Berlino. Egli non può fare a meno di notare che la guerra sembra cessata; che intorno a lui non ci sono i suoi fedelissimi commilitoni; che non c’è traccia di Eva. Non può non sentire un forte odore di benzina esalare dalla sua divisa sudicia e logora; e non riesce a spiegarsi l’intorpidimento delle sue articolazioni e la difficoltà che prova nel muovere i primi passi in una città piuttosto diversa da come la ricordava. Regna infatti la pace; ci sono molti stranieri; e una donna (sì, proprio una donna, per giunta goffa), tale Angela Merkel, è alla guida del Reich. 66 anni dopo la sua fine nel Bunker, contro ogni previsione, Adolf inizia una nuova carriera, stavolta a partire dalla televisione. Questo nuovo Hitler non è, tuttavia, né un imitatore, né una controfigura. È proprio lui, e non fa né dice nulla per nasconderlo, anzi, è tremendamente reale. Eppure nessuno gli crede: tutti lo prendono per uno straordinario comico, tutti lo cercano, tutti lo vogliono, tutti lo imitano. Il mondo che Hitler incontra 66 anni dopo, infatti, è cinico, spudorato, bramoso di successo e incapace di opporre qualsiasi resistenza al “nuovo” demagogo. Al massimo riesce ad apporre il compulsivo “mi piace” “non mi piace” dei social network. Farsa, satira, pura comicità, analisi spietata e corrosiva del nostro tempo, il romanzo d’esordio di Timur Vermes è un gioiello di intelligente umorismo, ed è divenuto in breve tempo, grazie al passaparola, un fenomeno editoriale con pochi precedenti.


    Stupore e tremori (Amélie Nothomb)

    È il racconto corrosivo e surreale di un anno di lavoro in una grande multinazionale giapponese, la Yumimoto: la giovane neoassunta Amélie, felice di aver realizzato il sogno di lavorare nel paese in cui è nata, si trova alle prese con la ferocia degli automatismi della burocrazia aziendale nipponica, dapprima incerta di fronte agli insensati soprusi dei superiori, poi sempre più disincantata, quasi irridente nel proseguire la sua impresa, che si rivela una catartica discesa agli inferi dell'umiliazione, un'esperienza di degrado assoluto vissuta con il sorriso beffardo di chi non riesce a sentire offesa la propria dignità. E tra tutti gli spettatori della sua incredibile parabola, spicca la figura flessuosa e bellissima di Fubuki...




    Instant matematica (Elena Del Conte)

    Prendendo spunto da John Peter Sloan, l'autrice ha elaborato una soluzione utile, facile e piacevole per imparare la matematica e comprendere come utilizzarla a fini pratici nella vita di tutti i giorni. "Instant matematica" non vuole essere un trattato di matematica, ma un "libretto delle istruzioni" che, con un linguaggio semplice e tanti esem-pi, riesce ad aiutare anche i più riluttanti ad arrivare finalmente in fondo a un esercizio senza timore di sbagliare e ad aver anche voglia di cominciarne uno nuovo. Il volume si rivolge ad adulti e studenti, e a tutti coloro che, nonostante con i numeri non abbiano proprio un buon rapporto, si trovano a doverli spiegare ai propri figli e hanno bisogno di un supporto per aiutarli con i compiti a casa. Diviso in 7 capitoli, tutti corredati da numerosi esercizi ed esempi pratici, alcuni risolti e sviluppati in ogni singolo passaggio, il libro parte dalle basi della matematica, con le quattro operazioni principali e i numeri decimali, per arrivare a potenze, frazioni, proporzioni, fino ai numeri relativi, alle equazioni e al calcolo delle probabilità. Con un occhio agli errori più comuni e ai risvolti che la matematica può avere nella vita di tutti i giorni, l'obiettivo è di sfidare anche i più negati a riscoprire l'utilità dei numeri come concreto aiuto nella quotidianità. Una formula sperimentata dall'autrice, insegnante, che in questo volume viene di continuo "interrotta" e messa alla prova dalle divertenti incursioni del fratello Marco, autore di Zelig.

    In My Mailbox (Lady Draculia)

    Alle volte dovrebbero bandirmi i libri. Dico sul serio! Ne ho 800. Ragazzi, 800. E continuo ad accumularne. Cartacei, ebooks, entrambi... un disastro! Li amo. Li amo come la musica. Due cose essenziali per me: le note dei miei artisti preferiti e le pagine da divorare di un buon romanzo.
    Ultimamente sono stata ferma con la lettura a causa della stanchezza: mille cose da fare e la sera crollavo come una patata bollita sul letto. Finalmente le cose stanno riprendendo un ritmo normale e ho cominciato la saga di Shadowhunters!!! Ma secondo voi non ho scovato altre "creature" da aggiungere alla mia biblioteca??? Ovvio che sì XD

    I nuovi arrivati sono leggeri :

    Un Cupcake con Mr Darcy (Giovanna Fletcher)

    Chiudi gli occhi e immagina di lavorare in una graziosa tearoom che sforna cupcake e altre delizie in uno sperduto paesino della campagna inglese. Ora pensa a cosa accadrebbe se un giorno si sedesse a prendere un tè Billy Buskin, il più famoso attore del momento, appena arrivato per girare il remake di Orgoglio e pregiudizio. È il tuo libro preferito, e lui sarà niente meno che Mr Darcy.
    Tu però non lo sai e, quando lo conosci, non fai che ripetergli quanto ti piacerebbe che a interpretare quel ruolo fosse Jude Law, il tuo idolo. Billy, nonostante la tua gaffe, ti chiede di uscire, e tra voi sboccia un amore travolgente. Ecco, benvenuta nella vita di Sophie. Da quel momento per lei tutto cambia: si trasferisce a Londra, dove è assediata dai paparazzi, sfila sui red carpet e, indossando abiti da sogno, partecipa ai party più esclusivi proprio insieme a Jude Law.
    Sembra una favola, ma per Sophie si trasforma presto in un incubo. Quell’ambiente sfavillante non le appartiene e non riesce a farsi accettare per quello che è: una ragazza semplice, introversa e romantica che sente la mancanza della madre, delle sue giornate tranquille e soprattutto di Molly, l’amica del cuore. Come se non bastasse, il manager di Billy cerca di ostacolare il loro rapporto in tutti i modi. E la sua splendida ex non l’ha dimenticato, e anzi è pronta a sfoderare le sue armi di seduzione e architettare qualsiasi inganno pur di riconquistarlo…
    Come reagirà la dolce Sophie alle spietate regole dello show business? Riuscirà a trovare l’amore e la felicità in un mondo di apparenze e gossip? Ho un solo desiderio: farmi piccola piccola dietro il bancone e scomparire sottoterra. Mi rendo conto solo ora di chi ho davanti: Mr Darcy, o meglio, Billy Buskin, l'attore di cui tutte sono innamorate. 

    Io Prima di Te (Jojo Moyes)

    A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco.

     La Piccola Bottega dei Ricordi (Annelise Corbrion)

    Una fotografia è molto più di un oggetto. Spesso custodisce un momento di felicità perfetta ed eterna. Lo sa bene Emma, che nel suo piccolo atelier nel cuore di Londra restaura foto antiche, e ama scrutare quei volti sconosciuti, e restituire ai ricordi degli altri lo splendore che il tempo ha rubato. Quando un giorno uno di quei volti prende vita, Emma pensa di aver bevuto un bicchiere di troppo. Ma l’uomo della foto, scattata nel 1940, le invia dei messaggi chiedendole di compiere per lui una piccola missione: ritrovare il suo primo, unico, grande amore per restituirle la spilla che lui le aveva regalato poco prima di morire. Per Emma questo è solo l’inizio: presto si trova coinvolta in piccole e grandi storie che richiederanno parecchia inventiva per essere risolte. Fino a che uno di quei messaggi non riguarderà proprio lei. Lei e l’affascinante giornalista che ha appena conosciuto. Nel suo passato, Nathaniel nasconde un trauma che gli ha lasciato una cicatrice indelebile.
    Con una vecchia fotografia di sua madre e le pagine del diario che la donna ha scritto poco prima di morire, Emma deve tentare di scoprire quello che è successo, ma la missione più difficile è convincere Nathaniel che amare è ancora possibile…
    “Come sempre, mentre lavoravo, mi soffermavo a guardare le persone ritratte cercando di indovinare chi fossero, che cosa pensassero nel momento dello scatto. In quella foto, Marty era al centro, e con il berretto e l’uniforme sembrava incredibilmente giovane, troppo giovane per fare la guerra. Mi distrassi un attimo e quando guardai di nuovo per poco non rimasi senza fiato… Marty aveva cambiato posto.” 


     Gli ingredienti segreti dell'Amore (Nicolas Barreau)

    Le coincidenze non esistono. Aurélie Bredin ne è sicura. Giovane e attraente chef, Aurélie gestisce da qualche anno il ristorante di famiglia, Le Temps des cerises.
    È in quel piccolo locale con le tovaglie a quadri bianchi e rossi in rue Princesse, a due passi da boulevard Saint-Germain, che il padre della ragazza ha conquistato il cuore della futura moglie grazie al suo famoso Menu d'amour. Ed è sempre lì, circondata dal profumo di cioccolato e cannella, che Aurélie è cresciuta e ha trovato conforto nei momenti difficili. Ora però, dopo una brutta scottatura d'amore, neanche il suo inguaribile ottimismo e l'accogliente tepore della cucina dell'infanzia riescono più a consolarla.
    Un pomeriggio, più triste che mai, Aurélie si rifugia in una libreria, dove si imbatte in un romanzo intitolato Il sorriso delle donne. Incuriosita, inizia a leggerlo e scopre un passaggio del libro in cui viene citato proprio il suo ristorante. Grata di quel regalo inatteso, decide di contattare l'autore per ringraziarlo. Ma l'impresa è tutt'altro che facile. Ogni tentativo di conoscere lo scrittore – un misterioso ed elusivo inglese – viene bloccato da André, l'editor della casa editrice francese che ha pubblicato il romanzo. Aurélie non si lascia scoraggiare e, quando finalmente riuscirà nel suo intento, l'incontro sarà molto diverso da ciò che si era aspettata. Più romantico, e nient'affatto casuale.
    Con mano fresca, leggera e piena di passione, Nicolas Barreau mescola amore, un pizzico di mistero, lo charme di Parigi e la sensualità della cucina per regalarci una storia tenera e gustosa, che nutre e scalda il cuore. 



     Il Gioco segreto del Tempo (Paloma Sánchez-Garnica)

    UNA STORIA CHE PARLA DI EROI SILENZIOSI, DI SOGNI SOSPESI NEL TEMPO, E DEL CORAGGIO CHE SOLO L'AMORE PUO' DARE. Ernesto Santamaria, scrittore di belle speranze ma scarsa fortuna, è alla perenne ricerca della storia che potrebbe fare di lui un autore di successo. Un giorno, girovagando per il mercato delle pulci di Madrid, trova in una vecchia scatola di latta una foto in bianco e nero, accompagnata da un fascio di lettere. Nell'immagine, un ragazzo e una ragazza accennano un sorriso; sul retro, sono scritti a matita i loro nomi - Mercedes e Andrés - e una data: 19 luglio 1936. Incuriosito, Ernesto inizia a indagare sulle sorti di quella coppia, il cui amore e la cui vita semplice traspaiono timidamente dalle lettere. Nel suo viaggio a ritroso nel tempo, scoprirà che quello scatto immortala uno degli ultimi momenti trascorsi insieme dai due giovani, da poco sposati, prima che lo scoppio della Guerra civile li separasse. Di frammento in frammento, lo scrittore ricomporrà l'odissea di Mercedes e Andrés e di chi incrociò il loro cammino nel turbine di quel conflitto. In quell'intreccio di passioni e destini, sofferenze e atti di eroismo caduti nell'oblio, Ernesto troverà l'ispirazione tanto a lungo cercata.

     Amore e altri casi di Emergenza (Ciara Geraghty)

    La mamma di Milo è la migliore del mondo, come c’è scritto sulla tazza verde che lui le ha regalato. Gli lascia prendere il gelato anche d’inverno, perché è buono come in estate. Ogni giorno mangia con lui il muffin al burro di arachidi al Funky Banana. E a Natale, sulla punta dell’albero, vuole sempre mettere la stella rossa fatta da Milo con una scatola di cereali. Insomma, è carina, per essere un’adulta.
    Solo che non c’è più, se n’è andata in cielo, come i palloncini quando ti scappano di mano.
    E così, oltre alle solite cose - andare a scuola, giocare a Batman, vivisezionare i vermi con il suo migliore amico - ora Milo deve occuparsi anche di sua sorella Faith. Certo, lei è grande ormai, però da quando si è messa a rovistare in soffitta sembra che le interessi solo una cosa: scoprire quello che sua madre non le ha mai raccontato. A più di 600 chilometri di distanza, la vita di Kat Kavanagh è una continua bugia.
    Nonostante un fidanzato perfetto non riesce a lasciarsi andare all’amore e custodisce molti segreti sul suo passato e sul suo presente. Per uno strano gioco del destino, le vite di Milo e Kat si incrociano e quell’incontro li cambierà per sempre. Perché Milo è un bambino eccezionale: è divertente, buffo, leale, mitico direbbe lui, cocciuto e incredibilmente tenero.
    Ma soprattutto ogni mercoledì pomeriggio segue un corso da bagnino, e come ogni bagnino che si rispetti ha una missione: salvare le persone, in amore e in altri casi di emergenza
    Il destino è dispettoso come un bambino. E ha la stessa fantasia. 




    martedì 20 agosto 2013

    Interviste: Teresa Di Gaetano, La Sabbia delle Streghe: Yinger e l'Antico Tomo (Lady Draculia)

    Buongiorno Amici!
    E' con molto piacere che Il Profumo Delle Pagine Stampate vi presenta una nuovissima rubrica dedicata alle interviste letterarie! Ci sono moltissimi autori che vale la pena di conoscere e altrettanti libri che meritano d'essere tenuti in considerazione, che ne dite: siete con noi in questa bella avventura?
     

    Oggi vi parleremo di Teresa di Gaetano, diplomata in Giornalismo Radiotelevisivo ed è giornalista dal 2004. Ha collaborato per diverse testate giornalistiche locali, partecipando anche a due concorsi giornalistici che ha vinto.  Per due anni ha frequentato un corso di giornalismo a Roma, conseguendo il titolo in “Laboratorio di giornalismo e tecniche audiovisive” avendo come insegnanti le migliori firme del giornalismo italiano, quindi giornalisti dalla Rai a La Repubblica, dal Corriere della sera a La7. Ha partecipato a diversi premi letterari, segnalata più volte, alcuni dei suoi racconti sono apparsi nelle antologie dei premi. Ha altresì scritto cinque libri, tra questi ricordiamo La sabbia delle streghe – La leggenda di Primrose (Butterfly edizioni) e il breve romanzo rosa Senza di te (Butterfly edizioni). Ha frequentato un corso di sceneggiatura e scrittura creativa dove suoi insegnanti sono stati diversi professionisti del settore (tra questi ad es. il giallista Salvo Toscano) e, nell’ambito di questo corso, ha svolto uno stage presso la Casa editrice Flaccovio (Palermo). Ha fatto tre livelli di un corso per scrittura on line con la scrittrice Moony Witcher.

    Il libro oggetto della nostra intervista è Yinger e l'Antico Tomo della saga "La sabbia delle streghe", autopubblicato Youcanprint e displonibile su Amazon attualmente in formato ebook a 0,97€.
    Yinger è una maga dueng, un scuola di magia molto particolare. Non può svelare a nessuno il suo segreto, tranne alle persone con le sue stesse capacità. La pena se trasgredisce sarebbe la perdita dei suoi poteri. La rivelazione di chi lei sia realmente e delle regole a cui deve sottostare, le sarà fatta dalla nonna, in punto di morte. Ma questo non sarà l’unico segreto che le verrà svelato, infatti Yinger conoscerà qual è il suo destino: portare il leggendario Antico Tomo ad Akyab per salvare la città.
    Riuscirà la ragazza a portare a compimento la sua missione o il temibile Zhoseng glielo impedirà? Scopritelo in questo avvincente romanzo fantasy dal chiaro sapore genuino, dove magia, mistero e amore si intrecciano per dar vita ad un’avventura emozionante.
    Consigliato ai giovani e a quegli adulti che amano le storie fantasy per ragazzi.

    L'intervista

    Ciao Teresa, è un piacere conoscerti! Prima di tutto "Il profumo delle pagine stampate" ti dà il benvenuto! Leggendo la tua biografia ci sentiamo un pochino in imbarazzo: sei una giornalista e noi semplici blogger alle prese con la prima intervista letteraria, sei pronta a sopportarci? :D
    Grazie per il benvenuto a tutte voi!!!! Ma no, non dovete sentirvi in imbarazzo, non è il caso! E’ vero sono una giornalista e amo in particolar modo le interviste (sia farle che riceverle), quindi... potete stare davvero tranquille. Sono felice di essere con voi, in vostra compagnia e parlare della mia piccola creatura (il mio libro).
    Grazie davvero! Veniamo subito al dunque, il tuo libro è un fantasy che parla di magia e mistero: cosa ti ha ispirata principalmente?
    Non so se ci credete, ma tutto è nato grazie ad un semplice GDR (gioco di ruolo) nel quale mi sono cimentata tanto tempo fa. Il gioco si svolgeva in un Forum fantasy. Ho creato la mia scheda-personaggio ed ho iniziato ad interagire con gli altri giocatori. Però dopo l’ho abbandonato per vari impegni. Quindi, il personaggio di Yinger è nato da questa scheda-personaggio. Poi, l’ho ripreso per un’esercitazione di un corso di scrittura creativa che ho svolto on line con la scrittrice Moony Witcher. Certo, per svolgere l’esercitazione ho dovuto cambiare alcune cose. Però ho pensato diciamo di “sfruttare” quello che già avevo creato. Non so, dunque, a chi devo dire grazie. Sicuramente ad entrambi, e cioè sia al GDR sia al corso on line. Senza questi “stimoli” non avrei mai e poi inventato il mio personaggio!
    Wow! Ad essere sincera non sono tanto stupita del fatto che da un GDR sia scaturita l'idea di un romanzo completo, anzi! Ho una curiosità da lettrice: quali sono gli autori che sono per te fonte di influenza e/o i tuoi "maestri sacri"? 
    Leggo un po’ di tutto. Diciamo che non mi pongo limiti, anche se non è proprio vero, perché poi i gialli o i thriller non sono tra le mie scelte preferite. Ne ho letti, ma non ci vado pazza. Quindi, più che un autore è il suo libro che mi ispira, non solo la storia, ma anche lo stile. Per la saga de La sabbia delle streghe la fonte primaria è stato il libro “La storia infinita” di Micheal Ende. Ma se ad esempio parlassimo dei miei romanzi d’amore (come Senza di te) mi sono ispirata a Twilight (non a tutta la saga, solo al primo libro). Quindi, per me i veri “modelli” sono i libri, non gli autori. Anche se devo ammettere che per ora sto cercando affannosamente di semplificare la mia scrittura il più possibile, cercando di emulare molto la scrittrice Licia Troisi. Infatti, una cosa che apprezzo molto di questa scrittrice è l’estrema semplicità nella scrittura. Non so se ci sto riuscendo. Personalmente ci sto provando.
    Sono certa che riuscirai nel tuo intento! Scrivere, soprattutto di un mondo fantastico, non è cosa semplice. Quali sono state le maggiori difficoltà che hai riscontrato nella stesura di Yinger e l'Antico Tomo?
    Il tanto odiato (da me) blocco dello scrittore. Ho dovuto affrontarlo ed è semplicemente stata durissima. Ma quando ho scritto di volata gli ultimi capitoli, non ci credevo nemmeno io, ho pianto. Ho pianto perché mi sono emozionata alla fine, perché sapevo che Yinger mi sarebbe mancata nonostante tutto e soprattutto perché sono riuscita brillantemente a superare l’odiato blocco.
    E' un po' come per noi lettori: quando terminiamo un libro che ci ha emozionato sentiamo la nostalgia dei personaggi, come se venisse a mancare un pezzetto del nostro cuore. A me capita sempre! Ad ogni modo, hai frequentato un corso per scrittura online con Moony Witcher alias Roberta Rizzo, nota autrice di romanzi per bambini, anche lei giornalista. Com'è stata questa esperienza?
    Ah! Bellissima!!! Non è per vantarmi, ma la scrittrice ha molto elogiato le mie esercitazioni. Oltre che è stato per me un forte stimolo per scrivere. Il fatto che mi abbia elogiata, mi ha riempito di gioia perché in questo mondo della scrittura è davvero difficile riuscire a farsi apprezzare. Vuoi perché siamo in tantissimi a scrivere, vuoi perché i lettori sono fin troppo esigenti... beh... fatto sta che mi ha dato la carica per continuare a crederci nel mio piccolo grande sogno...

    E' vero, io sono la prima ad avere giudizi molto severi su ciò che leggo. Sempre più spesso ci imbattiamo in libri autopubblicati e ancora più sovente tali romanzi sono estremamente belli. Te la senti di dire qualcosa a tutti coloro che sognano di pubblicare una loro "creatura"?
    Sì... è vero. Ma posso capire il perché del loro gesto, e cioè di auto pubblicarsi. Puoi gestire ogni cosa tu, come vuoi, senza sottostare a niente. Ed è un grande vantaggio. Dall’altro c’è sempre la difficoltà di farsi conoscere, ma questo è un problema comune. I miei consigli sono questi: scrivere sempre per tenersi in allenamento, leggere molto perché chi ci ha preceduti ne sa sicuramente meglio di noi, credere fermamente nel proprio sogno, e soprattutto non demordere. Siamo in tanti, emergere è difficile, ma non impossibile!
    "Nothing's impossible" è il mio motto! Non vogliamo tediarti oltre, ti ringraziamo infinitamente per la disponibilità che ci hai dimostrato e per il sorriso con il quale hai affrontato le nostre semplici domande "alle prime armi". Vuoi lasciarci dicendoci qualcosa riguardo alla splendida saga "La sabbia delle Streghe", una citazione od un "consiglio di lettura"?
    Ah! Il mondo de La sabbia delle streghe è un Regno fantasy che partendo dalla principessa Primrose spero vi catturerà con le avventure di altre e diverse eroine. Infatti, la saga continua ancora...

    A nome de "Il profumo delle pagine stampate" un grazie di cuore a Teresa per questa bella chiacchierata!

    Ai nostri lettori vogliamo ricordare che potete seguire Teresa Di Gaetano ai seguenti link:


    Teaser Tuesday (Lady Draculia)

     Prendi il libro che stai leggendo; aprilo in una pagina a caso; condividi un breve spezzone di quella pagina (attento a non fare spoiler!!); Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

    Titolo: Shadowhunters #1 - Città di Ossa
    Autore: Cassandra Clare

    Estratto: 
    «Certo» disse lui senza arroganza né pretenziosità «ma ho sempre pensato che le cose non stessero così, tra noi... sai...»
    Clary si voltò per rivolgergli uno sguardo perplesso. «In che senso?»
    «Voglio dire» disse Simon, come se fosse sorpreso di dover spiegare qualcosa che gli pareva ovvio «che sono stato sempre io quello che aveva bisogno di te, e non il contrario.»
    «Questo non è per niente vero.» Clary era sbalordita.
    «E invece sì» disse Simon con la stessa calma snervante. «Tu non mi hai mai dato l'impressione di avere davvero bisogno di qualcuno, Clary. Sei sempre stata così... trattenuta. Tutto ciò che ti serviva erano le tue matite e i tuoi mondi immaginari. Mi è capitato un sacco di volte di ripetere le cose sei o sette volte, prima che tu rispondessi... eri sempre così distante... E poi ti voltavi verso di me e mi facevi uno dei tuoi sorrisi buffi, e io capivo che ti eri completamente dimenticata di me... Ma questa cosa non mi ha mai fatto arrabbiare. Metà della tua attenzione è meglio di tutta quella di chiunque altro.»
    Clary provò a prendergli la mano, ma gli raggiunse il polso. Sentiva le pulsazioni sotto la sua pelle. «Io ho amato solo tre persone in vita mia» gli disse. «Mia mamma, Luke e te. E ho perso tutti, a parte te. Non pensare nemmeno di non essere importante per me... non pensarci nemmeno.»


    Sto letteralmente amando questo libro. E sono assolutamente curiosa di vederne la trasposizione cinematografica! Voi cosa ne dite?