lunedì 1 aprile 2013

La via del tabacco (Erskine Caldwell)

Titolo: La via del tabacco
Titolo originale: Tobacco road
Autore: Erskine Caldwell
Edizione: Mondadori
Pagine: /
Prezzo: /

Il mio voto:




La storia, ambientata nel profondo Sud, la Georgia, narra di una famiglia di contadini, i Lester, dei poveri bianchi, che in seguito alla Grande Crisi è caduta in grande miseria anche perché il capo famiglia Jeeter insiste a coltivare a cotone il pezzo di terra che possiede invece di recarsi in una fabbrica e guadagnare a sufficienza per mantenere il resto della famiglia. Ma proprio in questi personaggi è racchiusa quella testardaggine che sfiora l'ottusità che l'autore descriverà nei suoi romanzi. All'interno della famiglia emergono anche la moglie Ada, sempre tese alla rincorsa di un abito e di cappelli nuovi e la nonna alla ricerca perenne di cibo e di tabacco.


La mia opinione
 
Una famiglia di contadini caduta in rovina nel periodo della Grande depressione. Una famiglia privata di qualsiasi umanità, personaggi la cui vita trascorre all'insegna della fame e dell'ignoranza,
capace di spingerli a compiere azioni prive di qualsiasi logica. Ed è nel Sud della Georgia ridotta in miseria che incontriamo Jeeter Lester, testardo capofamiglia che si ostina a voler coltivare a cotone il proprio pezzo di terra, pur non avendo i mezzi per poterlo fare e rifiutandosi di lavorare in una filanda per mantenere la famiglia. Poco importa se buona parte dei suoi numerosi figli abbiano lasciato la casa per recarsi in fabbrica e sopravvivere, Jeeter arriva addirittura a rubare e non si cura di chi, come la nonna, è costretto a cibarsi di briciole e di quel poco che la vegetazione circostante ha da offrire.


Come si dice, tale padre tale figlio. Dude, ultimogenito dei Lester, vive la sua giovane esistenza del tutto privo di preoccupazioni, intento a far rimbalzare tutto il giorno un pallone contro le fragili mura della baracca in cui risiede con la famiglia. Vuoto e del tutto insensibile, non deve meravigliarci se finirà per compiere una scelta importante ma dettata da futili motivi.

E cosa dire della povera madre, preoccupata perché priva di abiti adatti alla propria sepoltura? o della povera nonna, tenuta in disparte da tutti e costretta a cibarsi degli avanzi, trattata peggio di un cane fino alla tragica fine cui si assiste increduli. Viene da chiedersi come possano degli esseri umani
restare così insensibili, freddi e insensibili, salvo chiedersi come ci saremmo comportati noi stessi in simili circostanze.

Allucinati, calcolatori e cinici, i personaggi di Caldwell restano impressi nella memoria e strappano qualche amara risata con il loro comportamento del tutto fuori dagli schemi.

In sostanza il libro non mi è dispiaciuto, qualche volta mi sono soffermata a riflettere su quanto era appena accaduto, chiedendomi il perché di simili azioni e decisioni, ma immagino che povertà ed ignoranza siano la risposta che andavo cercando. L'unica cosa che ho faticato a digerire sono le troppe ripetizioni in bocca al protagonista, Jeeter, per il resto si tratta di una lettura che scorre veloce e lascia attoniti. Vi lascio a questa recensione, mi ha tolto le parole di bocca.

2 commenti:

  1. I libri di Caldwell sono davvero particolari e ti lasciano sempre di stucco a causa del finale, del resto si tratta di uno degli autori più famosi degli USA :)

    RispondiElimina