lunedì 20 maggio 2013

Recensione: Miele (Ian McEwan) (SteHale)

Titolo: Miele
Titolo originale: Sweet Tooth
Autore: Ian McEwan
Casa editrice: Einaudi
Pagine: 351
Prezzo: 17,00€ (per la versione rilegata) su amazon

Il mio voto:



Siamo nei primi anni 70. L'Inghilterra è in pieno fermento da guerra fredda. Serena Frome inizia a lavorare per l'MI5, un ramo dei servizi segreti britannici. Laureata a Cambridge in matematica, Serena ama la letteratura più dei numeri e le viene quindi affidato un compito inerente a questa sua passione. Sotto copertura, dovrà esaminare un giovane scrittore e capire se possa essere manipolato per scrivere racconti e romanzi apertamente contro il regime comunista sovietico.
Tutto si complica quando tra i due inizia a nascere un sentimento che porterà Serena a dover scegliere tra l'amore e la sua missione.


La mia opinione

Miele è il primo libro di McEwan che leggo. Sono stata spinta dalla curiosità per questo autore dopo aver visto il film Espiazione, tratto da un romanzo di McEwan.
Benchè la trama di Miele non mi invogliasse più di tanto, ho deciso di dargli comunque una possibilità.
Sin dalle prime pagine il libro mi ha letteralmente conquistata. La protagonista scrive e parla di se in prima persona, presentandosi al lettore con semplicità ed onestà.
E' stato facile immedesimarsi con certi suoi tratti caratteriali e con il suo particolare metodo di approccio alla lettura.


McEwan è un signor scrittore, il suo stile è fluido ed accattivante che non ha nulla da invidiare a certi suoi "colleghi" molto più famosi ed osannati di lui da pubblico e critica.
Non voglio dirvi troppo sulla trama perchè potrei trarvi in inganno. Il tema principale della storia è il lavoro di Serena presso l'MI5, ed in certe parti del romanzo ho trovato un essessivo fervore politico che mi ha spinta, proprio come usa fare lei stessa, a girare velocemente pagina dopo aver dato una rapida scorsa alle parole. Non lasciatevi scoraggiare se vi sembrerà che ad un certo punto la lettura diventi pesante, si tratta soltanto di poche pagine facilmente superabili.
Sul finale, proprio quando pensavo che il libro mi avrebbe delusa, nonostante un avvio entusiasmante, ho dovuto ricredermi ed inchinarmi al genio letterario dell'autore.

Ho ormai terminato la lettura da qualche giorno, eppure ancora sorrido nel ripensare alle ultime pagine del libro che hanno saputo stupirmi come pochi romanzi sono stati in grado di fare.

Consiglio assolutamente questo romanzo agli amanti di ogni genere letterario, non ve ne pentirete.

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